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Recensione Freerider

Tradotta da Motorcycle.com

https://www.motorcycle.com/features/kuberg-freerider-review.html

Prima, i dettagli

Arrivando a 35kg, molti dei componenti della Freerider – come sospensioni, manubri, ruote, freni e pneumatici, provengono da mountain bike, non da motociclette, rendendolo diverso dalla solita moto che testiamo qui a MO. Poiché facciamo recensioni regolarmente di motociclette elettriche, l’unica cosa che sembrerebbe familiare è il propulsore, quindi iniziamo da lì.

Alloggiato sotto il sedile c’ è una batteria agli ioni di litio da 22,2 Ah, a forma di trapezio, che fornisce corrente a un motore CC brushless da 48 volt con potenza nominale di 8 kW o circa 11 CV. Kuberg elenca la velocità massima a 34 mph e dice che la Freerider può andare fino a un’ora a tutto gas. Per ricaricare, è sufficiente collegarla alla presa a muro standard. Da una batteria completamente scarica, 90 minuti riceveranno l’80% di ricarica e due ore intere dovrebbero riportarti al 100%. Il controller del motore proprietario di Kuberg misura l’erogazione di potenza e, sebbene Kuberg abbia insistito sul fatto che l’erogazione è molto fluida e lineare, ha anche chiarito perfettamente che la Freerider che avrei testato era un prototipo senza il software più recente.

Tutti questi componenti sono alloggiati all’interno di un telaio tubolare in acciaio. Il sedile ispirato alle MX della Freerider si trova in cima, la forcella Manitou Dorado (considerata una delle migliori nel campo delle mountain bike da discesa, mi è stato detto) gestisce i dossi anteriori e l’ammortizzatore DNM Burner RB-RCP mantiene la gomma posteriore a terra. I freni a disco su entrambe le estremità misurano 203 mm e sono dotati di pastiglie sinterizzate per una potenza di arresto eccellente e costante. I pneumatici Maxxis Creepy Crawler sono montati su ruote a raggi da 20 pollici.