Nel corso degli anni, la ceca Kuberg Motorcycles ha progressivamente ampliato la sua gamma di moto elettriche con particolare attenzione al pubblico giovane e amante dell’off-road, ma la sua ultima ‘opera’, denominata Ranger, si distingue per un’impostazione decisamente più versatile e anti-convenzionale rispetto ai modelli che l’hanno preceduta.
La Ranger sarà alimentata da un motore elettrico brushless DC “patentati” dalla stessa casa ceca: la versione “Standard” avrà una configurazione da 8 kW (10,8 CV) mentre “Race” ed “Adventure” ne monteranno una variante da 14 kW (18,8 CV), ma entrambe saranno ugualmente comandate dai tre riding modes previsti: “Race”, che impone 80 km/h di top speed e permette l’uso di tutta la coppia; “Adventure”, con 40 km/h di velocità massima e metà coppia; e l’ultra conservativa “Eco”, con limite a 25 km/h e un’accesso alla coppia definito “beginner-friendly”.
Con il pacchetto batteria “doppio” da 48 Ah 1,15 kWh, l’autonomia dichiarata è stimata sui 100 km in modalità “eco mode” e 75 minuti in “full power mode”, numeri che dovrebbero dimezzarsi con il pacchetto batteria “base” da 24 Ah. La ricarica del pacchetto base si raggiunge in 2 ore da una presa domestica da 220 V.
Questa Kuberg Ranger è stata espressamente progettata per avere un baricentro basso ed offrire così una migliore stabilità su qualsiasi terreno, motivo per cui il telaio a doppia culla in acciaio alloggia molto in basso batteria e motore, con trasmissione finale a catena.
Sul versante della ciclistica, va sottolineata la presenza di una pregiata forcella Manitou Dorado Expert completamente regolabile e con escursione da 180 mm, del mono posteriore DNM Burner RCP-3 e delle pinze Tektro Orion a 4 pistoncini a mordere i dischi da 203 mm. Il cerchio anteriore è da 19″, quello posteriore da 14″, ed entrambi sono predisposti per montare gomme da cross.
Due sono le caratteristiche più intriganti di questo modello: in luogo delle “solite” pedane che ci si aspetterebbe di vedere su un modello del genere, la Kuberg Ranger sfoggia infatti una curiosa piattaforma piatta, quasi in stile scooter, mentre la sella ed il suo elemento portante – neppure presenti sulla versione “Standard” – possono “integrarsi” a comando al telaio per impostare una guida rigorosamente “solo in piedi”, senza alcuna restrizione. L’azionamento del relativo meccanismo pneumatico è delegato a un’apposita leva sul lato sinistro del manubrio.